Nel 1942 l'ufficiale dei servizi segreti Max Vatan incontra nel Nord Africa la combattente della Resistenza Francese Marianne Beausejour in una missione mortale oltre le linee nemiche. Dopo aver passato un periodo insieme per portare a termine il piano, decidono di riunirsi a Londra e sposarsi, allargando la famiglia con una bellissima bambina. Sembra andare tutto per il meglio, almeno finché la loro relazione non è minacciata dalle estreme pressioni della guerra e Max viene a sapere che sua moglie potrebbe essere al servizio del nemico. Ha solo 72 ore per provarne l’innocenza, altrimenti sarà costretto a uccidere l'amore della sua vita.
RECENSIONE
Un film di guerra con un tocco di romanticismo? Sì, si può fare! Allied è veramente una pellicola molto bella. Non solo unisce più generi alla perfezione, ma incanta anche per la bravura degli attori e per la sceneggiatura originale e intrigante. Mi è piaciuta ogni cosa, dai dialoghi a tutti quei particolari che rendono questo film davvero bello e interessante, con degli ottimi colpi di scena. Sono rimasta tremendamente affascinata dal modo di recitare di Marrion Cotillard (interpreta la protagonista femminile, Marianne Beausejour). Fin dall'inizio ha quella sua sensualità nell'interpretare un ruolo, che lascia senza fiato, incantando. Naturalmente anche Brad Pitt è un big della recitazione, e in questo film ne da un ulteriore ottima prova. Mi sono piaciute parecchio anche le ambientazioni, e ogni cosa è stata studiata nei minimi particolari, donando atmosfera e bellezza al film, senza dimenticarsi degli abiti d'epoca, che sono un vero incanto per gli occhi (non a caso il film nel 2017 era candidato ai premi Oscar nella categoria per i migliori costumi). Ammetto che durante la visione qualche lacrima è rotolata sulla mia guancia, soprattutto verso la fine, ciò a dimostrare quanto ero coinvolta nella storia. Insomma, se non lo avete ancora visto non potete farvi scappare questo gioiellino, che per tutta la durata regala vicende accattivanti e interessanti, condite, come ho accennato prima, da più generi mixati insieme egregiamente, come il fattore spionistico e il drama sentimentale, tutto accostato allo sfondo della seconda guerra mondiale. I dialoghi in francese, poi, sono una bella chicca, una specie di bonus che ho apprezzato molto. Per l'appunto, la lingua francese è presente un po' in tutto il film, senza risultare invadente o noiosa, anzi. È bello ascoltare questa parlata dalla cadenza così melodiosa, accompagnata ovviamente dalle immancabili traduzioni in italiano. Non spaventatevi, quindi, se ci sono parecchi dialoghi in lingua, non creano assolutamente fastidi ma sono al contrario molto piacevoli e rendono il film ancora più concreto e...vero!