"Secondo la legge cos'è che non si può scrivere su un cartellone? Immagino che non si possano scrivere cose diffamatorie e nemmeno cazzo, fica o pisciare." (Tre Manifesti a Ebbing, Missouri)
Ben è un ex-scrittore che sta divorziando dalla moglie e cerca di ricominciare, motivo per cui si iscrive ad un corso per diventare un assistente familiare. Diplomatosi, va quindi a fare un colloquio per diventare il badante di Trevor, un ragazzo molto speciale che soffre di distrofia muscolare. Dotato di un sottile senso dell'umorismo, Trevor darà inizialmente del filo da torcere a Ben, anche se non sarà complicato accaparrarsi la sua fiducia. Per l'appunto, l'uomo riesce a convincere il ragazzo a uscire di casa e intraprendere un viaggio di una settimana per andare a vedere i posti più bizzarri in circolazione, fino ad arrivare al buco più profondo del mondo. Nel loro viaggio on the road si uniranno prima Dot, una ragazza in cerca di fortuna, e poi Peaches, una ragazza incinta. La gita si trasformerà quindi come un'occasione per uscire dal guscio e maturare. E tra avventure strampalate e momenti più solenni, questa improbabile squadra si darà forza.
RECENSIONE
Il bravo Paul Rudd, che in molti conoscono solo come il supereroe della Marvel, ha tanto talento anche al di fuori della tuta da Ant-Man, e lo ha dimostrato in questa commedia drammatica tutt'altro che scontata. Se all'inizio viene il sospetto che possa trattarsi di qualcosa simile a “Quasi amici”, ben presto l'idea viene spazzata via e ci si trova quindi davanti a un film carico di buone intenzioni e pieno di situazioni che si sviluppano in modo del tutto originale. Succede così che ci si trova dinanzi a scene che sembrano a un primo impatto scontate, ma un secondo dopo sono stravolte da ciò che non si pensava fosse possibile. Altruisti si diventa, che ha come titolo originale “The Fundamentals of Caring”, che tradotto significa letteralmente “I fondamenti della cura”, ha davvero lasciato un segno dentro di me, perché ogni personaggio, che sia principale o secondario, ha qualcosa da trasmettere, ed è riuscito a conquistarsi la mia fiducia. Il film ha tanto, tanto potenziale, e nemmeno una goccia ne viene sprecata: in un ora e mezza vengono esplorati diversi mondi, quello del ragazzo disabile, quello dell'uomo che se ne prende cura e che ha subìto una grave perdita nel suo passato, quello della madre e quello delle due ragazze che si uniscono al gruppo. Un tripudio, ordunque, dei sentimenti umani in tutte le loro sfaccettature, dove il racconto non cade mai in qualcosa di già visto, ma sa essere, a modo suo, diverso. Ed è proprio la diversità dei protagonisti a rendere possibile una collaborazione eccezionale, un connubio fatto di pareri differenti, idee e sensazioni che si uniscono per formare una famiglia e per rispolverare e uccidere i propri demoni personali. Insomma, altruisti si diventa è una pellicola che merita sicuramente molta attenzione, nessun dubbio in merito, e riesce a riempire il cuore di buonumore, grazie anche alla sua delicatezza unita a delle battute molto coincise e dosate a meraviglia. Non lasciatevelo quindi sfuggire, ne rimarrete ammaliati! In più gli sketch e gli scherzi che Trevor e Ben si fanno a vicenda sono irresistibili!!!
Una curiosità: il film è la trasposizione cinematografica del romanzo “The Revised Fundamentals of Caregiving” di Jonathan Evison.