Ben e la moglie hanno scelto di crescere i loro sei figli lontano dalla città e dalla società, nel cuore di una foresta del Nord America. Sotto la guida costante del padre, i ragazzi, tra i cinque e i diciassette anni, passano le giornate allenandosi fisicamente e intellettualmente: cacciano per procurarsi il cibo, studiano le scienze e le lingue straniere, si confrontano sui capolavori della letteratura e sulle conquiste della Storia. Suonano, cantano e vivono a modo loro, lontani dal bon ton e dalla complicata vita di città. Solo la morte della madre, da tempo malata, li costringerà a emergere dalla foresta e a intraprendere un viaggio nel mondo sconosciuto per partecipare al suo funerale, che per volere dei genitori di lei sarà fatto in una chiesa, in città. Il viaggio che intraprenderanno farà conoscere ai ragazzi com'è la vita normale delle persone e farà mettere in discussione l'idea educativa di crescere dei figli lontani dal comfort.
RECENSIONE
È stata come una scalata la visione di questo film. Non voglio dire che sia brutto o che la trama faccia accapponare la pelle, però ho dovuto trattenermi per non smettere di guardarlo. Probabilmente il problema sono io: ho passato buona parte del film a essere in disaccordo con i pensieri e le azioni del protagonista, e questo ha tolto completamente ai miei occhi quella leggerezza che la pellicola voleva trasmettere. Mentre andava in onda una scena, ragionavo nel contempo a quanto quel modo di pensare fosse lontano dal mio, mi dava addirittura sui nervi vedere questi ragazzi "imprigionati" in una foresta per volere del padre. Come può un uomo decidere che la città non fa per i suoi figli se non ha mai dato loro la possibilità di abitarci? Nel complesso, attori, scene e compagna bella non sono così male, anzi, ma comunque non sono riuscita a trovare qualcosa che mi abbia lasciata con il fiato sospeso o che mi abbia stupita o colpita. È come se il film fosse piatto e gli mancasse quella spintarella in più, e mi viene quindi difficile da valutare, pur trattandosi di un genere che tendenziale apprezzo e che guardo con molto piacere. Detto questo, non voglio criticarlo più del dovuto, non se lo merita di certo, perché in fondo è un prodotto di qualità. Per concludere, Captain Fantastic non è nulla di eclatante, ma non deve essere completamente ignorato perché sono certa possa trovare delle persone in grado di apprezzarlo molto più a fondo di come ho fatto io!