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Recensioni pubblicate

ESP - Fenomeni paranormali

Pubblicato da Laura

Pubblicato il 18-7-2019

Recensioni film
ESP - Fenomeni paranormali

Uscito nel:

2011

Durata del film:

1 ora e 32 minuti

Generi:

Horror

Cast:

Sean Rogerson: Lance Preston
Ashleigh Gryzko: Sasha Parker
Juan Riedinger: Matt White
Mackenzie Gray: Houston Gray
Merwin Mondesir: T.C. Gibson

TRAMA

Lance Preston è un documentarista che lavora a un reality dove parla dei luoghi infestati dai fantasmi e dei fenomeni paranormali. Per il nuovo episodio del suo programma, si reca insieme alla sua troupe in un manicomio abbandonato a Collingwood, dove da anni girano voci sulle presunte presenze dei malati mentali che vi avevano sostato tempo addietro. Lance, tipicamente scettico riguardo a tutto quello che gira attorno a fantasmi e company, durante le riprese mette in atto il suo collaudato spettacolino dove fa finta di percepire presenze spiritiche, almeno finché nel manicomio non si verificano davvero fatti strani, inquietanti e tremendamente paurosi. Da quel momento, la salvezza sembrerà un miraggio davvero lontano.


RECENSIONE

Film strani e dove trovarli! Ebbene sì, ESP è tutto, tranne che una normalissima pellicola horror. La sua caratteristica principale è che è stata girata in stile finto documentario, ciò significa che ogni cosa è stata filmata con una telecamera dai protagonisti. Quindi non aspettatevi riprese precise e perfette, ma mani traballanti, filmati storti e, in alcuni casi, anche scene sfocate. Il tutto perché effettivamente il film è stato ripreso dalla troupe televisiva che ne è protagonista, con i vari retroscena e le sequenze che avrebbero dovuto essere tagliate. Per l'appunto, ESP ci fa intraprendere il viaggio di sola andata di questi ragazzi che stanno registrando una nuova puntata del loro programma, “fenomeni paranormali”, e l'episodio in questione è dedicato a un manicomio abbandonato. Dal momento che ogni cosa è vista dal punto di vista di chi in quel preciso istante impugna la telecamera, questo film prende ben presto una piega molto inquietante, perché in effetti ai nostri occhi quello che vediamo sembra reale. Insomma, è come se non ci fosse un copione, una scenografia, e ovviamente nemmeno un regista e degli attori. Ogni cosa sembra dannatamente vera, appare tutto come possibile e probabile, anche quando le cose si mettono chiaramente male, con presenze e oggetti spostati. L'unica pecca è forse il fatto che a un certo punto il fattore fantasy prende un po' troppa libertà e piede libero. Sarebbe stato meglio se alcune cose fossero state evitate, in modo da rendere il tutto ancora più tangibile ed effettivo. Per esempio, quando i protagonisti aprono una porta che dovrebbe portare in un posto ma che per magia li butta in un corridoio che prima non c'era, non solo è inverosimile, ma rovina la parvenza della realtà, così come altri particolari (soprattutto il finale), che rovinano un po' l'egregio lavoro con cui il tutto era stato confezionato in modo che sembrasse autentico. Una scena cruda prima dello step finale merita sicuramente tutta l'attenzione, così come i vari momenti di paura che, ammetto, fanno davvero il loro lavoro, spaventando. Insomma, questo è un film molto particolare, di certo non adatto a tutti, che mischia con notevole destrezza parecchi elementi horror che rendono il racconto interessante, impedendo alle persone di staccare gli occhi dallo schermo. 




Eccezionalmente per “ESP - Fenomeni paranormali”, le recensioni saranno ben due, con punti di vista e pareri diversi! Eh, sì, non vedete doppio! Ho scoperto questo film grazie ad Alan, un ragazzo appassionato di horror che per l'occasione ha deciso di cimentarsi anche lui in una review! Insomma, le lettrici di film oggi hanno un ospite!



ci vedo doppio lodovica comello GIF by Italia's Got Talent



Ecco la sua recensione:

Claustrofobia, riprese notturne a bassa qualità; dover passare la notte tra i corridoi bui camminando nell'oblio di un sanatorio abbandonato. La ricetta perfetta per suscitare da subito una sensazione di malessere, quasi disagio, nello spettatore che da quel momento in poi comincerà a guardarsi intorno scrutando ogni rumore.
ESP è proprio questo, crudo, freddo, uno dei miglior esperimenti cinematografici mirati a portare il contatto diretto con il paranormale sul grande schermo.
L’idea alla base della pellicola è geniale e anch'essa mirata a suscitare angoscia: una serie di episodi di un programma di indagini paranormali sono state recapitate a un regista, lui le visiona e si accorge che qualcosa non va. Riordina cronologicamente queste scene e mostra il tutto allo spettatore. Ci ritroviamo dunque davanti alle immagini riprese da persone qualunque che sono entrate in contatto con la più spaventosa delle realtà: essere in balia di apparizioni spettrali, poltergeist, voci provenienti dal nulla.
Devo essere onesto, di film sul genere ne ho visti molti, e devo dire che ESP è stato uno dei pochi in grado di inquietarmi davvero. L’idea del “caught on camera” assieme all'atmosfera tetra del sanatorio hanno dato vita ad un mix davvero inquietante difficile da ritrovare in altre pellicole. Per quasi tutto il tempo il film resta credibile, a parte una scena di “lotta a mani nude” con uno spettro che personalmente reputo altamente improbabile, e una in cui una degli esploratori viene portata via da una foschia spettrale. Un numero così basso di scene improbabili è già una rarità se pensiamo a quanti effetti speciali in genere i registi caccino a forza dentro le pellicole per spaventarci durante la visione.
Un altro punto che ho apprezzato moltissimo è l’assoluta mancanza di “jump screen”. Tutto accade in maniera graduale sotto l’occhio vigile delle telecamere, questo fa sì che ci si ritrovi spaventati non solo da quell'attimo improvviso, ma ci si immerga completamente in ciò che sta succedendo ottenendo tra l’altro un ulteriore effetto davvero raro negli Horror: il non riuscire a staccare gli occhi dallo schermo nonostante la volontà di farlo quando la paura comincia a bussare.
Infine, ciliegina sulla torta, per avvalorare ulteriormente quanto detto in apertura del film, la pellicola non ha un finale. Semplicemente, finisce lasciando uno degli investigatori in quell'inferno. Nessuna risposta, nessun gesto eroico, nessun lieto fine; ancora una volta solo angoscia nell'immedesimarsi nella persona che si sta inquadrando da sola in quel momento.
Consiglio davvero questo film se siete in cerca di qualcosa che vi farà avere paura di andare in bagno la notte oppure semplicemente state cercando qualcosa in più di qualche “jump screen” o scene in cui persone vengono trucidate in situazioni improbabili. Se poi vi interessa anche l’argomento trattato, troverete molti punti interessanti su cui riflettere o ricercare. 

Il suo voto è 4 stelline su cinque, mentre il mio voto è qua sotto!


Valutazione:

/ 5

Pubblicato da Laura in data 2019-07-18 09:39:16

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