L'adolescente Billy Bloom si trasferisce a casa del ricco padre a seguito del ricovero della madre in un centro di disintossicazione e inizia quindi a frequentare la scuola superiore della città, sconvolgendo tutti gli studenti presentandosi con look strampalati e occhi truccati. Da quel momento, verrà preso di mira dalla maggior parte dei ragazzi, che proveranno in tutti i modi ad annullare la sua personalità e a marchiarlo come un pazzo svitato. Tutto questo, però, non sfiora nemmeno lontanamente Billy, che a testa alta continua a presentarsi a lezione con look eccentrici, trovando nel coetaneo Flip e nella compagna di corso Mary Jane degli alleati che lo sosterranno nel suo progetto di far cambiare mentalità in quell'istituto, e lo aiuteranno a diventare un simbolo di integrazione e libertà.
RECENSIONE
Ho praticamente adorato questa pellicola! Non sono non è la solita storiella di una persona omosessuale che cerca di cavarsela, ma è il racconto di un ragazzo gay che vuole conquistare il mondo o, per essere più precisa, la sua scuola superiore, a suon di abiti brillanti e trucco sfavillante! Siamo un po' tutti abituati a vedere film in cui il ragazzino bullizzato a un certo punto cerca di cambiare per riuscire a piacere a tutti quelli che lo odiano, invece qui Billy, il protagonista, non ha la minima intenzione di trasformarsi in qualcosa che non è per colpa di chi lo picchia o lo disturba, e questo merita secondo me molta attenzione, perché il suo coraggio nel non abbassarsi e inchinare il capo a chi è prepotente è un esempio di forza incredibile. La sua personalità è eccentrica, luminosa e incredibilmente espansiva, e i trucchi, gli abiti da sogno e le parrucche sono la sua arma contro un mondo poco tollerante con le persone che seguono i propri istinti e i propri sogni. Nemmeno la vita privata di Billy è rosa e fiori: la madre è un alcolista, il padre non ha mai accettato la sua natura da omosessuale, vedendolo come un figlio “rotto”. Al contrario, la governate della grande villa in cui vive è l'unica persona che se ne infischia di come si veste e lo accetta per come è, e ho amato da impazzire questa figura inaspettata! Naturalmente Billy non si circonderà solo di nemici, ma troverà anche dei buoni amici che lo sproneranno a fare del suo meglio quando deciderà di candidarsi come reginetta della scuola, cosa mai fatta da un maschio. Il discorso che compierà davanti a tutto l'istituto nella serata di votazione è qualcosa di toccante e intenso che mi ha commossa, e le sue parole si sono trasformate in un inno alla libertà e all'accettazione, lasciando il segno. Insomma, Freak show è un film che imprime forza e coraggio per affrontare le difficoltà della vita, perché imparare a essere impavidi con il mondo esterno non è così semplice come sembra.
Una super curiosità: il film è basato sul romanzo di James St. James, intitolato per l'appunto “Freak show”.