Sandra è in viaggio con il figlio per raggiungere la casa dei suoceri, ma nel mentre decide di deviare percorso e andare direttamente dal marito, in trasferta per lavoro, del quale sospetta un tradimento. La macchina su cui viaggia è la Monolith, un auto con intelligenza artificiale e indistruttibile. Mentre attraversa il deserto, a causa di una distrazione investe un cervo e scende dalla macchina per controllare, lasciando al figlio il cellulare dove sono installati i comandi della Monoliht. Giocando, il bambino schiaccia diversi pulsanti, finché tutte le portiere si chiudono ermeticamente. Disperata, Sandra sa che è impossibile aprire quella macchina a prova di bomba, ma cercherà comunque di mettercela tutta, nonostante il sole cocente del deserto.
RECENSIONE
Piacevole ma non entusiasmante quanto avevo creduto, Monolith si rivela comunque un film che, pur non avendo chissà quale grande storia da raccontare, se la cava bene. La trama è semplice e di primo impatto: una macchina super accessoriata e ultra moderna si chiude in mezzo al nulla con un bambino sopra, e la madre cerca di fare di tutto per liberarlo. Come potete intuire, non c'è da aspettarsi molto di più che una lotta contro il tempo per aprire la vettura, e infatti non accade molto altro, ma in generale devo comunque dire che il contesto e le scene sono state fatte bene e la macchina stessa è un gioiello futuristico che mette quasi paura per quanto è tecnologicamente avanzato. Insomma, in circolazione ci sono molti film poco conosciuti e belli, e se anche questo non rientra magari nella categoria di una pellicola che merita assolutamente di essere vista, è stata una scoperta che ho apprezzato, seppure avrei preferito che durasse almeno dieci minuti in più. Infatti il finale è affrettato, e chiude di netto la storia, quando ancora degli interrogativi aleggiano nell'aria. Ecco, mi sarebbe piaciuto che il regista avesse approfondito maggiormente la vita privata della protagonista, perché avrei voluto vedere molto di più di quello che mi è stato mostrato, e penso sia proprio questo il più grande difetto di Monolith. In conclusione, nonostante mi abbia un pochino delusa, vi invito a vederlo se avete voglia di un thriller leggero: non aspettatevi miracoli, ma piuttosto una visione piacevole da fare per passare una serata sbarazzina!