Morgan ha cinque anni, eppure è cresciuta così in fretta che ha già l'aspetto di un'adolescente. Ma non si tratta di una comune ragazza, ma di un nuovo e sofisticato modello di esseri viventi progettati e creati artificialmente in laboratorio con l'inserimento di parametri militari, di un'intelligenza molto elevata e di una nuova ed efficiente capacità di provare emozioni e sentimenti simili a quelli umani, diversamente dai vecchi modelli che erano carenti in questo aspetto. L'esperimento procede bene, finché in seguito a uno strano episodio accaduto durante un'uscita di Morgan in un area al di là di quella adibita normalmente alla sperimentazione, le viene impedito di recarsi nuovamente all'esterno e viene rinchiusa in una stanza di contenimento per l'osservazione. Questa costrizione fa insorgere in lei sentimenti di rabbia, che la porteranno a commettere una grave aggressione. A causa di ciò, la gelida Lee Weathers viene inviata sul posto dal Direttore del progetto in veste di consulente di gestione del rischio per indagare sugli ultimi avvenimenti e per effettuare una valutazione, ma la faccenda prenderà una piega del tutto inaspettata.
RECENSIONE
Il punto forte di questo film sono sicuramente le scene di combattimento e di azione, fatte veramente bene e predisposte a lasciare il loro ricordo nella mente, anche dopo che sono terminate. Anya Taylor-Joy ci grazia con un'altra delle sue interpretazioni a livelli altissimi, e non è un segreto il fatto che io non abbia mai smesso di seguirla da quando l'ho scoperta (le sue interpretazioni in Split e Glass sono memorabili) e la sua tendenza nell'impersonare ragazze "diverse" e forti mi piace molto come scelta, ed è quindi è anche merito suo se mi sono buttata nella visione di questo sci-fi particolare. Indagando ho scoperto che la pellicola è stata vietata negli Stati Uniti ai minori di 17 anni per, cito testualmente, “la presenza di violenza brutale e linguaggio scurrile”, cosa che trovo un pò eccessiva, ma di fatto il film si prende la libertà di rappresentare situazioni tutt'altro che semplici, che sfociano molto spesso in azioni spietate. Il tema trattato è intrigante, e si inserisce di diritto nel filone fantascientifico, anche se non riesce nell'impresa di presentare qualcosa di nuovo, ma mantiene comunque alto il grado di attenzione. Creare robot simili agli umani in tutto e per tutto non è una novità, ci sono molti film che ne parlano, ma ho trovato Morgan piacevole e a modo suo originale, anche se non è la miglior pellicola mai fatta su un argomento così complesso. Di sicuro mette ben in mostra la perversione umana nel dar vita a un essere artificiale senza rendersi conto dei limiti che si stanno superando, continuando nel progetto anche quando è ovvio che non andrà a finire bene. Questi aspetti psicologici sono un'attrattiva per me, e grazie a questo film me li sono goduta alla grande, e quindi vi consiglio la visione di Morgan se volete entrare a far parte anche voi della vita di una ragazza nata in laboratorio, che cerca con tutte le sue forze di dare un senso alla sua esistenza, ma che rimane però ingabbiata nel fatto di non avere le redini del proprio destino.