RECENSIONE
Homecoming mi ha sicuramente delusa, perché l'ho trovato un film leggero e un po' sottotono, e con tutta onestà speravo in qualcosa di meglio. Fatta questa promessa, però, il nuovo Peter Parker interpretato da Tom Holland è, fra tutti i Peter della storia cinematografica, il mio preferito. Siete un po' confusi? Prima dico che non mi è piaciuto e poi elogio l'ennesimo Spider-Man? Sì, in effetti è proprio così. Non me ne voglia Tobey Maguire, il primo uomo ragno (quella trilogia è bellissima e lui è un grande), ma finalmente questo Peter Parker è un vero adolescente, uno di noi, pazzamente simpatico e in bilico tra una vita da studente poco conosciuto a quella di un ragazzo che vuole farsi notare come eroe. Alcune battute sono belle, molto. La scena in cui lui guida una macchina e non trova nemmeno la spia per accendere le luci mi ha sinceramente fatto ridere a crepapelle, ed è proprio grazie a questi piccoli particolare se “amo” questa nuova rivisitazione. La freschezza di un ragazzo che, come tutti, ha dei problemi, e allo stesso tempo non è ancora abbastanza maturo per affrontarli tutti, la sua scioltezza, la testardaggine e la sua purezza sono tratti distintivi che me lo hanno fatto apprezzare più di tutte le altre trasposizioni. Il problema, però, è che il film non è nulla di che, passa dall'essere bello (molto) e interessante, all'essere un po' inutile e noioso, ma non importa, perché alla fine lo riguarderei altre mille volte solo per il piacere di osservare all'opera questo ragazzo, Tom, che mi ha conquistata e che ha dato nuova vita a uno dei personaggi più amati dei fumetti! D'altronde non vedo l'ora di vedere il seguito al cinema, e se la Marvel fa per voi, questo è di certo un film da non perdere, soprattutto in questa nuova veste che, con i suoi pregi e i suoi difetti, ha fatto centro. Davvero.