RECENSIONE
Split è un film che ho amato alla follia. Non solo il protagonista, James McAvoy, è uno degli attori più carismatici, interessanti e veramente bravi sulla piazza, ma annovero questa sua interpretazione la migliore della sua carriera. Interpretare ventitré personalità in un film è qualcosa di sconvolgente, vederlo davanti allo schermo cambiare all'improvviso, mutare, è oro per gli occhi, davvero. Se dovessi scegliere un thriller come il mio preferito, ecco, la mia scelta cadrebbe su questa pellicola e sul suo seguito, Glass. Nulla è paragonabile alla trama e alle emozioni che si provano durante la visione di questa pellicola. È così, quando una cosa è fatta bene, è impossibile resistergli. Inoltre questo film mi ha dato l'occasione di conoscere un'attrice che non avevo mai visto prima, Anya Taylor-Joy, che mi ha stupita. Da quel momento ho iniziato a seguirla, e ho visto altri vari film in cui lei è protagonista, e ne sono rimasta ancor più deliziata. Tenetela d'occhio: lei ci darà grandi soddisfazioni nei prossimi anni a venire! Il bello di questo film è che non si perde, inizia subito di botto, senza scene inutili o giri di parole, facendoci entrare fin da subito nella mente oscura e oserei dire affascinante di Kevin. Sì, perché una cosa che ho notato, e che ho sentito ancora di più nel suo seguito, è che, diamine, ci si affeziona a questo assassino e rapitore con le molteplici personalità. Non so nemmeno io come sia possibile, ma dentro di lui c'è una tale confusione, un tale caos, che fa quasi tenerezza, e non si può non guardarlo e pensare “è un ragazzo perso, eppure vedo ancora qualcosa di buono dentro di lui.” Insomma, considero questo film un capolavoro del genere, con un protagonista che per la sua interpretazione avrebbe meritato dieci Oscar. In Split, tra l'altro, le scene più macabre (ma mai spaventosissime) sono girate così bene e sono così perfette che ti vien voglia di rivederle, perché, davvero, James ci dona tanto e lo fa in una maniera così intensa che il film diventa indimenticabile.