RECENSIONE
Questo film è diventato, nel corso degli anni, un cult vero e proprio, entrando nei cuori di milioni di fan, tra cui la sottoscritta. Uscito nel 2000, gli effetti speciali sono così incredibilmente belli e pazzeschi che dimostra la metà dei suoi anni, e non c'è da rimanere stupiti se quando è uscito al cinema è stato un grande successo e ha raccolto attorno a sé gli elogi della critica. X-Men ci permette di entrare per la prima volta, cinematograficamente parlando, nel mondo dei Mutanti, ovvero di tutte quelle persone (una minoranza mondiale) che a causa di una mutazione genetica avvenuta come conseguenza all'evoluzione naturale hanno dei super poteri o delle capacità reputate non umane. Il film non racconta solo la solita storia di eroi (o non eroi) che combattono per salvare il mondo, ma è il racconto di persone diverse e accantonate dalla comunità, la quale ha paura di loro e li teme, perché li vede come esseri pericolosi e dannosi. Ed è proprio questo il punto focale: la disuguaglianza, il sentirsi in pericolo tra i propri simili, tra i propri familiari, solo a causa di una mutazione che ha donato a queste persone capacità spettacolari. Il centro focale di questo film è quindi la battaglia per far valere i propri diritti e non sottomettersi alle persone “normali”, ma ovviamente anche tra i mutanti ci sono i cattivi, e Magneto (che è decisamente uno dei miei personaggi preferiti, nonché il più intrigante, soprattutto nella versione giovane dei film successivi) inizia una guerra contro l'umanità per far valere le proprie idee di “essere superiore” e mettere a tacere una volta per tutte chi gli rema contro. Dalla parte dei buoni ci sono gli X-Men, ovvero una squadra di Mutanti capitanata dal Professor Xavier, amico/nemico di Erik alias Magneto, che cercherà di farlo ragionare e di fermarlo. Detto questo, non tutte le mutazioni sono apprezzate da chi le riceve, penso a Rogue, una mutante che non può toccare nessuno dal momento che il solo contratto con la sua pelle ruba energia al malcapitato, e ciò significa che non potrà mai baciare un ragazzo, eccetera. Ma non è finita! Questa pellicola è molto importante anche perché ha dato ribalta a Hugh Jackman, il grande attore interprete di Wolverine, che ai tempi, udite udite, non era per nulla famoso, anzi, mentre ora è una delle stelle più brillanti del cinema. Il suo personaggio è uno dei più amati (me ne sono innamorata fin dalla sua prima apparizione in questa pellicola), ed è sicuramente uno dei Mutanti più importanti della saga, tanto che hanno dedicato a lui ben tre spin-off. In definitiva, se non avete mai visto X-Men, dovete recuperare, perché di film così belli che trattano questo argomento in modo così maturo e adulto ce ne sono ben pochi e questo non è certo il solito film familiare fatto su misura per accontentare tutti, ma un prodotto di qualità.
Un ultimo appunto: questo primo film, come i successivi, non ha più valore in fatto di trama. Tutto quello che accade qui, infatti, è stato spazzato via dal film X-Men: giorni di un futuro passato, uscito nel 2016, che ha ribaltato le sorti di tutto l'universo X-Men grazie a un viaggio del tempo che ha modificato le vicende dei protagonisti, creando di conseguenza cambiamenti notevoli anche nella loro personalità. Quindi alcuni “cattivi” che troviamo in questo X-Men faranno poi parte della squadra dei buoni, così come alcuni Mutanti uccisi non moriranno più, eccetera.