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Baby driver - Il genio della fuga

Pubblicato da Laura

Pubblicato il 19-6-2019

Recensioni film
Baby driver - Il genio della fuga

Uscito nel:

2017

Durata del film:

1 ora e 55 minuti

Regia:

Edgar Wright

Cast:

Ansel Elgort: Baby / Miles
Kevin Spacey: Doc
Lily James: Debora
Jon Hamm: Buddy / Jason Van Horn
Jamie Foxx: Pazzo / Leon Jefferson III
Eiza González: Darling / Alice Castello
Jon Bernthal: Griff
Flea: Eddie
Paul Williams: il macellaio

TRAMA

Baby (il soprannome con cui gli piace essere chiamato) è un ragazzo con un grande talento alla guida, che è costretto a lavorare per Doc, un boss esperto di rapine. Fin da quando è piccolo, a causa di un incidente automobilistico in cui ha perso i genitori, soffre di un fastidioso ronzio alle orecchie, che contrasta ascoltando sempre musica dalle sue cuffiette, un'altra sua grande passione. Le sue guide spericolate, perfette e senza incidenti fanno di lui l'autista di fiducia per tutti i lavori sporchi, da cui lui si tiene ben lontano, offrendo per l'appunto solo la via di fuga. Quando però crede di aver voltato pagina, di essersi finalmente liberato dal debito con Doc e di non dover più collaborare con lui, viene minacciato e quindi è costretto a prendere parte a un ultima rapina, forse la più grande di tutte, e per proteggere il padre adottivo e la ragazza di cui si innamora, farà di tutto. Perché la verità è che il pericolo non ha mai bussato alla sua porta così forte.

RECENSIONE

Se c'è un film per cui varrebbe la pena di fare una standing ovation e applaudire, è sicuramente questo. Tutto, dal respiro, ai passi, perfino alla chiusura delle portiere delle auto è a ritmo di musica. L'idea è questa: facciamo un film d'azione pieno di rapine e auto che sgommano via, dove la musica dona vita a ogni piccola azione, diventando la star del film. Persino nelle scene in cui si spara c'è una canzone in sottofondo che ha lo stesso tempo con cui i proiettili escono dalla canna. Questa è o non è magia? La visione di Baby Driver è un esplosione per la mente, un fuoco che si accende, una dolce poesia per le orecchie. Si può chiamare questo film capolavoro? Sì, io lo chiamo proprio così, non userei mai altri termini per descriverlo. Penso che la creazione di una pellicola di questo genere sia stato un dono bellissimo, qualcosa che è impossibile da scordare, anche a distanza di mesi, anni, millenni. Di Ansel Elgort ho poco da dire: lui è bravo, bravo, bravo e ancora bravo. Non aggiungo altro, non ce ne è bisogno per un ragazzo che ha già mostrato in suo talento in molti altri ruoli. Trovare un prodotto altrettanto originale, ben studiato, intelligente ed emozionante è un'impresa davvero ardua. La genialità con cui è stata studiata ogni cosa lascia senza fiato, innescando emozioni vere, che riducono il resto a zero. Ogni cosa è logica, perfetta: il protagonista ama ascoltare la musica e di conseguenza ogni orifizio del film ha il suo ritmo, e il risultato è quello di trovarsi dentro a una bolla incantata, da cui è difficile uscire. La trama, poi, oltre a essere magistrale, piena di colpi di scena e suggestiva, dona quell'energia e quel barlume di giovinezza che rende questo film speciale e di una bellezza unica.


Valutazione:

/ 5

Pubblicato da Laura in data 2019-06-19 09:19:35

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