Pubblicato da Laura
Pubblicato il 27-10-2020
Uscito nel:
2020
Durata del film:
1 ora e 36 minuti
Regia:
Generi:
Cast:
Sacha Baron Cohen: Borat Sagdiyev
Maria Bakalova: Tutar Sagdiyev
TRAMA
Dopo molti anni di lavori forzati in un gulag per il disonore arrecato al suo Paese con il suo primo film, il giornalista kazako Borat Sagdiyev viene liberato per partecipare a una nuova missione: deve recarsi dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump e regalare al suo vice Mike Pence la più grande star del Kazakistan: Johnny la scimmia, per ingraziare gli americani. Una volta in America, scopre però che il cargo che conteneva la scimmia è invece occupato da sua figlia Tutar, vogliosa di seguirlo negli States. Così il piano cambia, e si decide di donare la ragazza a Pence...
RECENSIONE
Inizio col dirvi che il titolo originale del film è “Borat - Seguito di film cinema: consegna di portentosa bustarella a regime americano per beneficio di fu gloriosa nazione di Kazakistan”. Se state ridendo come me in questo momento, non posso che essere d'accordo con voi. Scrivere questa recensione senza sorridere o stramazzare a terra dalle convulsioni, non è facile. Se nella mia vita di cinefila pensavo ormai di aver visto di tutto e di più, è perché non mi ero ancora imbattuta in Borat. Inizio col mettere le mani avanti: non ho mai visto il primo film, “Borat - Studio culturale sull'America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan”, ma sono passata direttamente a questo. Pur essendoci lo stesso protagonista, non si hanno buchi o problemi, anzi, lo si può guardare tranquillamente senza nemmeno avere idea di chi sia Borat Sagdiyev: imparerete a conoscerlo molto bene durante il film. Si parla di Corona Virus, di Trump, di Barack Obama, di Rudolph Giuliani... dovete assolutamente vederlo in questo periodo, perché il contesto è così attuale che secondo me perderebbe qualche punto visto fra qualche mese. Come avrete capito, la politica avrà un ruolo importante, non sono certo mancate le polemiche direttamente dal presidente degli Stati Uniti e dall'ex sindaco di New York, eppure la satira nera di Borat non viene scheggiata da insulti e tweet infuocati, perché è divertente, è forte e così scorretta da avere un anima tutta sua. Vi innamorerete di ogni singolo personaggio, e soprattutto della figlia di Borat, Tutar, alle prese con le regole del Kazakistan, che vietano a una donna di fare qualsiasi cosa. Una volta approdata in America farà scoperte eccezionali, e si renderà conto che una ragazza è libera di fare quello che vuole, a pari degli uomini: una novità! Insomma, questa unione di culture diverse è un mix esplosivo che vi farà soffocare, letteralmente. Per non parlare dei dialoghi: tanti sono in lingua originale, e quindi dotati di traduzione, mentre il resto è tutto parlato con accento Kazakistano, un tocco di classe che si nota alla grande. Anche il titolo “seguito di film” non è un italiano corretto, ed è proprio questo il bello, che rimanda alla lingua non perfetta di Borat. È inutile girarci attorno ancora tanto: questo film è una chicca per intenditori, una pellicola comica che vi lascerà interdetti e che vi cambierà! E lo dico io, che non ero per nulla convinta finché non ho cliccato su “play” e sono stata travolta dalla vita e dalla missione senza senso di Borat. Una delle scene più epiche è sicuramente quella del bambino nella pancia di Tutar (troppo bella!), ma non si possono nemmeno non nominare i tanti travestimenti che il protagonista userà per passare inosservato, o al suo rapporto con le regole femminili... non aggiungo altro, anche perché non voglio rovinarvi le molteplici sorprese e prese in giro politicamente sconvenienti che fanno da sfondo a questa perla cinematografica, che vanta dei dialoghi da capogiro!
Valutazione:
✨✨✨✨✨ / 5Pubblicato da Laura in data 2020-10-27 00:00:00
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