La vita della ricca e giovane Emma Woodhouse, che poco interessata a sposarsi vista la sua agiatezza, si diverte a combinare matrimoni tra le sue conoscenze, ma l'amore busserà inaspettatamente anche alla sua porta...
RECENSIONE
Ho una passione innata per tutto ciò che Jane Austen ha prodotto nella sua vita da scrittrice, e quindi un film basato su uno dei suoi romanzi più conosciuti non poteva mancare. Se poi ci mettiamo il fatto che la protagonista è interpretata da Anya Taylor-Joy, state certi che qualcosa di buono doveva per forza uscire. E così è stato. Con un bel timbro comico, il film è frizzante e pieno di spessore, il tutto dedicato all'unica protagonista ricca che Jane abbia mai prodotto. Per l'appunto, i suoi libri sono pieni di ragazze che devono cercare marito per elevarsi e avere un buon reddito, invece Emma, unica nel suo genere, è già ricca di per sé, e non necessita quindi di maritarsi. È una cosa molto curiosa, estremamente diversa dal solito per una protagonista che abita nella campagna inglese ottocentesca, e questo è sicuramente un punto forte. Per chi è fan della scrittrice, ha finalmente la possibilità di vedere un film molto curato cinematograficamente, dove per una volta la protagonista pensa ai matrimoni degli altri, e non al suo. Credo che la scelta del titolo con Emma e il punto finale sia molto significativa, e ciò lo si intuisce quando si finisce di vedere questa pellicola: ci viene infatti mostrata Emma in tutte le sue sfaccettature, punto e basta, senza giri di parole. Insomma, mi sono gasata molto, adoro questo genere di storie, che ripercorrono l'amore in tempi in cui il sentimento era così vero e forte senza fronzoli o altro. Azzeccata la scelta di rendere il tutto molto humour, un humour inglese che si sposa a meraviglia, leggero e saziante allo stesso tempo, ma che ci fa sognare. Perché sì, se volete innamorarvi dell'amore, sapete che film vedere.