Dopo mesi di attese, Mildred Hayes è stufa di non avere un colpevole per la brutale morte di sua figlia, decide così di smuovere le autorità, commissionando tre manifesti alle porte della città diretti a William Willoughby, il capo della polizia locale. Questo fatto attira di nuovo attenzione sul caso, e i poliziotti più razzisti e inesperti iniziano ad agitarsi: cosa succederà? Sarà battaglia tra forze dell'ordine e giustizia? Oppure le acque si smuoveranno e inizierà a saltare fuori qualche indizio?
RECENSIONE
Wow, wow, wow. Questo film è una rivelazione, e di certo non mi aspettavo mi coinvolgesse così tanto. Il merito va sicuramente alla trama tostissima, ma più che altro alla protagonista, Frances McDormand, che non solo ha vinto un Oscar per la sua interpretazione di Mildred, ma ha anche portato sullo schermo un personaggio difficile da dimenticare, con un carattere tutt'altro che semplice, ma estremamente affascinante. Mildred è una donna che ha perso la figlia, uccisa qualche mese prima, e quell'evento disastroso l'ha resa talmente pronta a tutto da non preoccuparsi di quello che pensano gli altri, e si sente quindi libera di dire e fare quello che vuole. È intelligente, forte, coraggiosa: un personaggio, appunto, che non si scorda facilmente, e che dona tante perle durante la visione, e non si fa sottomettere da nessuno, trasformandosi in una paladina della giustizia. Il bello di Tre manifesti a Ebbing, Missouri è che da largo spazio anche ai personaggi secondari, che prendono corda e si allargano mano a mano che il racconto continua, trasformandosi con il passare degli eventi. Questa pellicola ha tanto da dare, e lo fa in modo più che sincero, imponendosi con passione e lealtà verso gli spettatori. Ne sono rimasta molto colpita, e ho letteralmente assorbito come una spugna ogni secondo. Tra colpi di scena e rivoluzioni, questo film con una facciata molto da autore, è perfetto per chi ama il vero cinema, quello dove le storie entrano dentro, pronte a rimanere prigioniere per molto tempo nella nostra testa. Tre manifesti a Ebbing, Missouri è un grande sì, per tutto, dalla fotografia, ai dialoghi, dagli attori alle ambientazioni: non si poteva chiedere di meglio! L'idea dei cartelloni è geniale, e lo è di più la scena in cui lei va dall'azienda pubblicitaria: un vero spasso! Credetemi se vi dico che perdere questo film è come perdere un treno: ve ne pentirete!