Il 15 luglio 1988, giorno della loro laurea, Emma Morley e Dexter Mayhew passano una giornata insieme, senza però finire a letto, anche se quelle erano le intenzioni iniziali. Iniziano così, tra alti e bassi, un'amicizia destinata a durare tutta la vita e a segnare per sempre le loro scelte. Emma è una ragazza dolce che scrive poesie e sogna di insegnare, ma dovrà accontentarsi, almeno all'inizio, di fare la cameriera, rivelando un grande spirito combattivo. Al suo opposto, Dexter è ricco, viziato e sprovveduto, ama fare una conquista dopo l'altra ed è attratto dal mondo televisivo, dove appunto riesce a entrare e lavorare, senza però sani principi. Nel corso di vent'anni la loro esistenza si scontrerà più e più volte, e ogni 15 di luglio i due vivranno momenti cruciali del loro rapporto.
RECENSIONE
Questa commedia del 2011 mi ha ricordato un pochino il film “#scrivimiancora”, uscito nel 2014. Tra i due, però, c'è una netta differenza, che sta nel fatto che One day è più maturo, più malinconico, più bello e, più di ogni altra cosa, ha Anne Hathaway come protagonista, e se c'è lei di mezzo, vale sempre la pena vedere una pellicola, qualsiasi sia l'argomento. La cosa sicuramente più intrigante di questo film è che ripercorre vent'anni di vita di due ragazzi che si conoscono il 15 di luglio, e ogni anno ci viene mostrato proprio quel giorno e i cambiamenti che la vita ha messo loro davanti. Emma e Dexter prenderanno strade diverse, eppure saranno sempre in contatto, e vedere cosa succede con il passare degli anni e soprattutto scoprire cosa fanno il luglio dell'anno dopo e quello dopo ancora e così via diventa motivo per cui lo spettatore non può lasciare perdere e staccare, perché la curiosità la fa da padrona. Certamente avrei preferito che in alcuni punti la trama fosse diversa, alcune scelte non mi hanno entusiasmata e ne avrei fatto a meno perché le ho trovate leggermente scontate e mi sono sembrate troppo simili a un altro film, ma questo è il bello del cinema, non poterci fare nulla e prendere tutto come ci viene presentato, anche quando vorremmo rivoluzionare la storia. Sicuramente dovrete prepararvi al fatto che vi potrebbe sfuggire qualche lacrima, il finale è particolarmente struggente, eppure ne vale la pena, perché One day ricalca con grazia i drammi familiari di due persone così diverse eppure anche così simili, che faticano a capire qual è la loro via, e quando infine capiscono, il treno è già passato, eppure si mettono a correre, anche se magari sanno di non poter mai arrivare a destinazione. Ecco, sono queste le sensazioni che mi ha lasciato One day. Ancora una parola: guardate bene la locandina, perché una volta visto il film prenderà un significato diverso, e bellissimo.
Una curiosità: One day è tratto dal romanzo “un giorno” di David Nicholls.