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Recensioni pubblicate

L'amica geniale - stagione 1

Pubblicato da Laura

Pubblicato il 24-1-2020

Recensioni serie TV
L'amica geniale - stagione 1

Anno:

2018

Serie TV di appartenenza:

L'amica geniale

Numero di episodi in questa stagione:

8

Generi:

drammatico

Cast:

Elisa Del Genio: Elena Greco (bambina)
Ludovica Nasti: Raffaella Cerullo (bambina)
Gaia Girace: Raffaella Cerullo
Margherita Mazzucco: Elena Greco

"Non ho nostalgia della nostra infanzia, è piena di violenza. Ci succedeva di tutto, in casa e fuori, ma non ricordo di aver mai pensato che la vita che c'era capitata fosse particolarmente brutta. La vita era così e basta, crescevamo con l'obbligo di renderla difficile agli altri prima che gli altri la rendessero difficile a noi."


TRAMA

La serie tv segue da vicino la crescita di Lila e Lenù, prima durante gli anni delle elementari e poi durante l'adolescenza, dietro le quinte di un rione miserabile della periferia napoletana. L'amicizia tra le due ragazze è segnata dal modo che hanno di influenzarsi a vicenda e la loro competizione per essere le più brave a scuola le rende le migliori studentesse, anche se Lila, nonostante la sua intelligenza e perspicacia, non riesce a convincere i genitori a farle proseguire gli studi e si rassegna a lavorare nel loro negozio di scarpe, anche se ben presto capisce che può utilizzare il suo potenziale per creare nuovi modelli. Dal canto suo, Lenù dimostra di avere la pasta per proseguire negli studi e i genitori si convincono dopo diverse sollecitudini a iscriverla al ginnasio. Tra decisioni e scelte completamente diverse, le due ragazze cresceranno e il loro rapporto muterà e cambierà forma con il passare degli anni, ma il legame creato sarà duro da spezzare... 


RECENSIONE

Ho iniziato questa serie più per la curiosità che le aleggiava attorno grazie alla pesante campagna pubblicitaria che ne ha esaltato ogni possibile punto a favore, piuttosto che per un mio interessamento diretto a questa trasposizione cinematografica dei romanzi di Elena Ferrante. Di sicuro non ero pronta ad apprezzarla così tanto, avevo il cinquanta per cento di possibilità che mi sarebbe piaciuta, e invece mi ha stupita così tanto che stento a credere di aver pensato, quando l'ho iniziata, che potesse solo essere un passatempo. Essere coinvolta a fondo nelle vicende delle due protagoniste è stato qualcosa che non mi aspettavo, tanto che non posso non prendere la parola “geniale” del titolo e collegarla letteralmente e direttamente alla serie tv. Le prime puntate mostrano le protagoniste da piccole, quando frequentano la scuola elementare, e devo dire che nel momento in cui si è passato alle attrici un po' più grandi per rappresentare il periodo delle medie e delle superiori mi sono sentita persa, perché ormai mi ero affezionata a quelle bambine e vederle crescere davanti ai miei occhi mi ha sicuramente scioccata, e ho sentito uno stacco incredibile. Tempo due puntate, però, e la sensazione è ben presto sparita, perché ho imparato in fretta ad amare le nuove Lila e Lenù. Ma vi faccio una rivelazione: non ho ancora ben capito come possa una serie tv tirare per otto puntate senza azione o senza la presenza continua di fatti importanti o colpi di scena pazzeschi, eppure ha un grado di coinvolgimento che è eccezionale, tale che anche volendo non si riesce a staccare gli occhi dallo schermo, e sicuramente il fatto che le protagoniste potrebbero essere persone comuni, ragazze della porta accanto, le rende umane e vere, e non è difficile rispecchiarsi in loro e accoglierle nella propria vita come se fossero delle vecchie conoscenze. È sicuramente questo fatto raro, questa sincerità così viscerale, legato anche a una recitazione molto intensa delle protagoniste, che rende l'amica geniale quello che è, ovvero una serie italiana (ma anche statunitense) che il mondo intero ha apprezzato, a ragione, e dove l'Italia è rappresentata a meraviglia negli anni cinquanta, dove viene dato risalto alle tradizioni e ai modi di fare di un tempo. Ma anche l'importanza che viene data alla letteratura e alla cultura riescono a farsi sentire tanto, riempendo ogni cosa di bellezza.Tra una parola e l'altra ci sono parecchi dialoghi in napoletano, d'altronde è ambientata in un rione di Napoli, ma sono sottotitolati, in modo che tutti possano capire, anche chi non mastica (come me) quel dialetto. Sono quindi non felice, ma di più, di consigliarvi questa serie, con l'augurio che possa rapirvi e trasportarvi nel suo mondo. 


Valutazione:

/ 5

Pubblicato da Laura in data 2020-01-24 00:00:00

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