Dopo un attacco da parte di un Mutante al presidente degli Stati Uniti, la squadra degli X-Men cerca di capire cosa sta succedendo, sospettando di Magneto, ma scoprendo ben presto che una nuova guerra sta prendendo piede tra gli umani e i Mutanti, e questa volta Erik centra ben poco. Infatti, dopo l'intrusione da parte di una squadra di uomini alla X-Mansion e il rapimento della maggior parte dei ragazzi, Wolverine e la squadra rimasta devono indagare e scoprono ben presto che un uomo chiamato William Stryker sta tramando per distruggere una volta per tutte i Mutanti di tutto il mondo.
RECENSIONE
Generoso d'azione fin dall'inizio, lo considero personalmente l'X-Men “datato” più bello della prima trilogia dedicata alle vicende dei Mutanti. Prodotto nel 2003, come il precedente (del 2000!!!!!) non dimostra la sua età, ma, anzi, ha tanto da insegnare anche ai film più moderni. Rimango infatti sempre stupita dal fatto che le tecnologie usate, gli effetti speciali, il trucco e le ambientazioni abbiano tutto quel splendore, nonostante la "maturità". Una cosa che caratterizza X-Men 2 è sicuramente il fatto che non ci si annoia, a dispetto che sia la prima o la decima volta che lo si vede. I dialoghi sono pensati davvero bene e ognuno dei personaggi ha una personalità e un modo di fare diversi, il che lo rende ancora più intrigante per le totalità di sfaccettature, colori, umori e poteri che ci offre, e penso che quasi tutte le pellicole dedicate ai Mutanti abbiano quel qualcosa in più che le distingue di netto da tutti i normali film sui super eroi. Sarà che è la mia saga Marvel preferita, sarà anche che eroi o cattivi così ben studiati e pieni personalità (penso a Wolverine, a Deadpool, a Mystica...) fatico a trovarli in altre pellicole, fatto sta che sono film che hanno fatto la storia, e che continuano a farla. E così, anche in questo X-Men i protagonisti ci danno grandi soddisfazioni, riprendendo i mitici ruoli dei fumetti. Impeccabile, emozionante e coinvolgente, si è davanti a un capolavoro degno di questo nome, che fa riflettere e ammalia per la sua bellezza immutabile che lo ha trasformato in un cult del genere. Insomma, viva i Mutanti e complimenti a Bryan Singer, che ha saputo non solo confezionare un film strabiliante, ma anche migliore del precedente. Questo regista, infatti, giovanissimo all'epoca dell'uscita della pellicola, ha saputo fare un lavoro eccezionale, tant'è che nelle vecchie interviste lo si vede con gli occhi che brillano dall'emozione mentre parla con ardore degli X-Men. Ha girato, rispettivamente, X-Men (2000), X-Men 2 (2003), X-Men giorni di un futuro passato (del 2014 e anche il più bello, a mio parere) e X-Men Apocalisse (2016).
Trovate la recensione del primo film qui: X-Men dove, tra le altre cose, vi spiego anche perché la prima trilogia non ha più valore nella linea temporale!