Norman ha undici anni, è appassionato di mostri e zombie e ha un dono speciale: riesce a vedere e comunicare con i morti. Mai preso sul serio dai genitori, che lo credono quasi matto, anche la sua vita scolastica è un disastro, dal momento che è bullizzato. Un giorno viene avvicinato da suo zio, un uomo considerato strambo quanto lui, che gli comunica che una maledizione sta per abbattersi sulla città e che è proprio Norman a doverla fermare, dal momento che lui ormai è troppo vecchio. Scosso da questa scoperta, cercherà di seguire le indicazioni dello zio, ma la città viene comunque invasa dagli zombie. Onde evitare la catastrofe, il bambino cercherà in tutti i modi di cambiare le carte in tavola ma, ancora una volta ignorato dagli adulti e non apprezzato dai coetanei, dovrà affrontare la sua prova più grande e far ragionare le menti più ottuse.
RECENSIONE
Lo stop-motion, ovvero la tecnica cinematografica che utilizza ad esempio personaggi in plastilina che vengono mossi a mano per creare un'animazione, mi è sempre piaciuto, e questo è uno dei film più belli dove è utilizzata proprio questa particolare tecnica. Purtroppo non è molto conosciuto, almeno non ai livelli dei film d'animazione in stop-motion di Tim Burton, e questo è un vero peccato. Se la locandina non vi attira o vi fa credere che si tratti di un film per bambini, avete davvero sbagliato strada, perché ParaNorman è molto di più che una semplice pellicola: ha il potere di sedurre la mente con la sua storia palpitante di vita. Ogni volta che lo riguardo mi sembra di cogliervi sempre un messaggio in più, ed è questa la cosa incredibile: il film racchiude dentro di sé un mondo da esplorare che riesce a donare tanto a chi gli dà attenzione. I nemici del bambino protagonista non sono solo gli zombie, ma anche e soprattutto gli adulti, che con la loro mente chiusa e ottusa non sono in grado di capire i loro errori e di rimediare agli sbagli del passato. Non ragionano, e nemmeno lo vogliono fare, ed è questo il bello del film, che con coraggio ci spiattella davanti al naso una verità che incontriamo nella vita di tutti i giorni, ovvero che non è scontato essere sostenuti da chi ci sta più vicino. Il dover risolvere la situazione con ogni mezzo possibile diventa quindi una necessità, che gli altri siano dalla nostra parte o meno, senza mai farsi influenzare dalle idee di chi ci sta vicino solo per rientrare nella massa. Ed è un po' questa la morale, bellissima, di ParaNorman, dove essere partecipi dei problemi del protagonista significa anche leggere dentro noi stessi. Il male non può essere curato con un cerotto e nemmeno da un singolo sguardo, ed è proprio quando tutto sta per crollare che bisogna trovare la forza di combattere e fare squadra, anche quando sembra che nessuno voglia seguirci. I momenti emozionanti non mancheranno, il messaggio arriva chiaro e forte, ed è impossibile trattenere le lacrime, soprattutto verso la fine. Non per ultimo la trama, particolareggiata e piena di spunti, divertente, ma anche dura e cruda, sempre intensa e mai banale. Un vero e proprio gioiello cinematografico che celebra la stranezza e la diversità! Credetemi, questa pellicola è uno di quei film da vedere almeno una volta nella vita, nessun dubbio in merito!