Sono passati tre anni dall'incoronazione di Elsa come regina di Arendelle, e la vita scorre molto tranquilla e felice, almeno finché Elsa non inizia a sentire un richiamo e, attratta da quella voce così melodiosa, cerca di mettersi in contatto con essa, ma nel mentre risveglia gli elementi e il regno viene investito da quella che sembra una punizione da parte di acqua, aria, fuoco e terra. Elsa, Anna, Kristoff, Sven e Olaf partono così per la misteriosa Foresta Incantata per salvare Arendelle e scoprire anche le origini sul passato del regno, cercando nel contempo di fare luce su un torto che aleggia da anni su di loro e che vede coinvolti i genitori delle due principesse. Il viaggio si rivelerà quindi un'occasione di crescita e maturità e vedrà i protagonisti impegnati in una missione che cambierà le loro vite e che li aiuterà inoltre a scoprire da dove provengono i poteri di Elsa.
RECENSIONE
Avevo paura che il seguito potesse non essere all'altezza del primo film che tanto avevo amato, e invece si è rivelato qualcosa di veramente eccezionale! Mi è piaciuto tutto di Frozen 2, vi ho visto delle principesse che sentono il peso della responsabilità e che non hanno paura di mettersi in gioco, perché sanno di avere l'una il sostegno dell'altra, ma, al contempo, capiscono di essere forti anche singolarmente, e questa coscienza di sé che ho trovato in loro me le ha fatte amare ancora di più. Se nella prima pellicola si affrontava il tema delle scelte e la consapevolezza di dover avere un ruolo, nel secondo abbiamo un filo conduttore che dall'inizio alla fine segna ogni cosa, ovvero la voglia di crescere, ma senza paura. Il messaggio è chiaro e con delicatezza e divertimento riesce a far capire che i cambiamenti fanno parte della vita, che è importante non essere sempre uguali e che quindi crescere è necessario anche per sviluppare al meglio la propria personalità. Invecchiare, morire, sono cose normali, non bisogna spaventarsi e diventare grandi non significa per forza arrugginirsi o perdere quel tocco infantile che c'è dentro ognuno di noi, ma espandersi, trovare il proprio posto nel mondo e lottare per i nostri ideali. Elsa e Anna riescono a incarnare due personalità diversissime, la prima più contenuta e responsabile, la seconda più giocherellona e forte, e unite sono una vera forza della natura, ma questo film ci insegna, ancor più che il precedente, che separarsi non vuol dire perdere tutto quello che si era costruito, ma anche poter viaggiare da soli, esprimere la propria natura e avere l'occasione di scoprire quanto si è forti anche senza avere un'ombra che ci segue ovunque. Il film riesce quindi a darci una spinta, a invogliarci a leggere dentro noi stessi e a capire non solo i nostri errori, ma anche a credere di più in quello che facciamo. E poi c'è l'amore, un sentimento fortissimo, che segue le orme del primo film e ci dice che il cuore non deve battere solo per un ragazzo o una ragazza, ma anche per i propri ideali e per la famiglia, per chi ci ama e per chi amiamo noi, che sia un parente, un amico o un animale domestico. L'amore ci salva, ci rende umani, ci apre tante porte, e non bisogna vergognarsene, ma farne un motivo di orgoglio. Poi, ovviamente, c'è anche la parte divertente, Olaf, anche lui consapevole della propria crescita, che non si smentisce mai e riesce sempre a strappare una risata, tanto che è impossibile non amarlo! Per ultimo le canzoni: belle, con ritmi travolgenti e parole sempre di impatto, seguono il percorso di Elsa e Anna nella ricerca della loro identità, e questa cosa mi ha deliziata molto e mai una volta mi sono trovata a pensare: “no, è troppo, smettete di cantare!”. La scena del mare in burrasca con Elsa penso sia in assoluto la mia preferita, mi è rimasta così impressa che fatico seriamente a passarci sopra, vi ho visto una regina forte, che non si arrende e che non ha paura dell'ignoto, qualunque esso sia. E poi i vestiti, le due protagoniste hanno stile da vendere, ho adorato i loro cambi di vestiti e le acconciature (mamma mia, Elsa!), così come mi sono piaciuti molto i toni più caldi e autunnali che la fanno da padrona... uno spettacolo della natura! Insomma, una storia che non solo è originale e cangiante, ma anche matura e saggia, che scalda letteralmente il cuore.