Come sempre, gli umani storcono il naso quando si parla di mutanti, ma questa volta trovano uno stratagemma utile per il loro controllo. Infatti, una società farmaceutica crea la cosiddetta “cura” per il gene mutante, che annulla i poteri. Magneto, però, inorridito da questa scoperta, va su tutte le furie e decide di vendicarsi di chi osa brandire questo strumento di cura, raccogliendo attorno a sé un esercito di Mutanti arrabbiati, tra cui Jean Grey, che nel frattempo ha acquisito una forza sorprendente, dando sfogo a tutta la sua parte malvagia, rimasta per anni incastonata dentro di lei e trasformandosi in una creatura senza pietà. Sarà compito degli X-Men, quindi, riportare ordine tra le file dei Mutanti, cercando anche di proteggere Jean da se stessa.
Uscito nel 2006, questo film, come i precedenti, sembra molto più recente e, se anche non offre combattimenti mozzafiato, gli effetti speciali sono usati molto bene e cautamente. Questa pellicola ha come filo conduttore la Fenice Nera, ovvero la trasformazione di Jean Grey in una macchina da combattimento senza controllo. Se vi sembra un déjà vu, non avete tutti i torti, ma è presto detto. Anche il film “X-Men Dark Phoenix”, uscito nel 2019, tratta dello stesso argomento. Si tratta di un doppione? Non proprio. Come più volte vi ho accennato nelle varie recensione sui mutanti, il film “X-Men giorni di un futuro passato” cambia le carte in gioco modificando il passato e cambiando quindi il futuro. Di conseguenza tutto quello che accade in questo X-Men non potrà mai più succedere, e per l'appunto la trasformazione di Jean nella Fenice Nera non avverrà più da adulta, come succede qua, ma avverrà quando è giovane, ed è per questo che in Dark Phoenix si tratta ancora di questo argomento, per rappresentare affettivamente cosa le capiterà in età molto meno matura. Devo dire che mi è piaciuta di più questa Jean che quella del 2019, ma questo è di certo gusto personale, ma l'ho trovata comunque più espressiva e mi ha fatto sentire di più la sua disperazione. Certo è che in X-Men 3 la figura di Jean, che dovrebbe essere predominante, viene lasciata un po' nell'angolo, e sarebbe stato invece più bello che la sua storia fosse più approfondita. Insomma, ce lo meritavamo, e invece sembra quasi che sia un personaggio secondario, non ha una vera linea di protagonismo, e questo toglie sicuramente dei punti alla pellicola, che da fan giudico bella e importante ma che, se devo essere critica, ha i suoi difetti. Niente da dire invece a Wolverine, la colonna portante di X-Men - Conflitto finale: senza di lui nulla sarebbe lo stesso.
Una curiosità: questo è l'ultimo film della trilogia, che chiude il girone degli x-men adulti (a parte Wolverine, a cui saranno dedicate altre 3 pellicole, e avrà un ruolo fondamentale in “Giorni di un futuro passato” in cui i Mutanti “grandi” faranno ancora la loro gloriosa apparizione). Da questo film in poi, tutti i film sugli X-Men sono incentrati sui Mutanti da giovani.