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Recensioni pubblicate

Suburra - stagione 1

Pubblicato da Laura

Pubblicato il 4-9-2019

Recensioni serie TV
Suburra

Anno:

2017

Serie TV di appartenenza:

Suburra

Numero di episodi in questa stagione:

10

Cast:

Alessandro Borghi: Aureliano Adami
Giacomo Ferrara: Alberto Spadino Anacleti
Eduardo Valdarnini: Gabriele Lele Marchilli
Claudia Gerini: Sara Monaschi
Filippo Nigro: Amedeo Cinaglia
Francesco Acquaroli: Samurai
Barbara Chichiarelli: Livia Adami
Federica Sabatini: Nadia

TRAMA

All'inizio del 2008, dopo l'annuncio delle dimissioni da parte del sindaco di Roma, inizia una corsa contro il tempo per portare a termine degli affari importanti. Un potente criminale romano chiamato Samurai ha solo 21 giorni per concludere l'acquisto di alcuni terreni del lungomare di Ostia, parte di proprietà del Vaticano e parte di proprietà della famiglia Adami, e far approvare dalla Commissione all'Edilizia la riunione in un solo lotto di quei terreni. Aureliano Adami, pur andando contro la famiglia, decide di non voler cedere i terreni e il suo progetto personale è quello di costruirvi uno chalet. Spadino invece appartiene alla famiglia Anacleti, gli zingari, grandi nemici degli Adami, dedita allo strozzinaggio e allo spaccio di stupefacenti, ma è disinteressato alle attività criminali organizzate dalla sua comunità ed è spesso in confitto con il fratello Manfredi e con la madre, che hanno combinato per lui un matrimonio con la figlia del patriarca di un'altra importante famiglia di zingari, ignorando l'orientamento sessuale del ragazzo (è gay). Infine, c'è Gabriele Marchilli, detto Lele, dall'esterno il classico bravo ragazzo, figlio di un poliziotto, che all'insaputa del padre si destreggia tra l'università e lo spaccio di cocaina, rifornendo tutte le feste della Roma benestante. A causa di un incidente con un alto esponente del Vaticano, Aureliano, Spadino e Lele daranno vita a un'alleanza improbabile e sorprendente, che li porterà spesso a scontrarsi, ma che butterà le basi per un “amicizia”.

RECENSIONE

La mia serie tv italiana preferita è proprio questa, Suburra. Se c'è una cosa che amo è la cura di ogni dettaglio, e questa serie ne è un esempio lampante, perché è fatta così bene che crea una dipendenza assurda. Non solo gli attori sono perfetti nei loro ruoli, ma trasmettono così tante sfaccettature di emozioni che è davvero difficile trovare qualcosa di equivalente nel panorama delle serie tv. La verità è che sono innamorata di ogni cosa, dalla trama ai protagonisti, dalla Roma nera al rapporto tra i vari personaggi principali. Certo, sono lombarda doc e alcune frasi mi sfuggono un po', dato che tutti i dialoghi hanno un forte accento romano, ma questo non è certo un difetto, anzi, rende ogni cosa ancora più reale e concreta! La psicologia dei personaggi è veramente accurata, tanto che è difficile non prendere parte ai loro drammi e ai loro problemi personali. Naturalmente stiamo parlando di malavita, dove la violenza, gli scatti d'ira, i ricatti e le ribellioni fanno parte della quotidianità, dove Suburra è sinonimo di un mondo oscuro e lontano dal bene, eppure non ci si tira indietro, perché si è catapultati così intensamente nelle loro vite che è impossibile trovare una via di fuga, bisogna semplicemente mettersi comodi e guardare, per scoprire che c'è luce anche nei cuori più oscuri. È praticamente impossibile rimanere impassibili di fronte a Spadino, Aureliano Adami e Lele. Li si ama incondizionatamente, anche se le cose che fanno sono raccapriccianti e contro la legge. Il rapporto che si crea tra di loro nel corso di queste puntate è sorprendente: non esistono al mondo persone più diverse e con caratteri così opposti. D'altronde, nemmeno loro stessi avrebbero mai pensato di doversi alleare: le loro rivalità e l'appartenenza a “casate” diverse (un po' come nel Trono di Spade) ha sempre fatto sì che stessero tutti e tre a debita distanza di sicurezza, almeno finché non avranno un obbiettivo comune. E così, con un'alleanza veramente improbabile, nasce una serie bellissima, che vale davvero la pena di vedere e che merita un posto d'onore anche solo per la recitazione a livelli astronomici. Imperdibile! 

Una curiosità: si tratta della prima serie televisiva italiana originale distribuita da Netflix e ha preso spunto dal romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, che a sua volta ha ispirato anche un film, intitolato sempre Suburra. Niente male!




Valutazione:

/ 5

Pubblicato da Laura in data 2019-09-04 00:00:00

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